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lunedì 25 aprile 2016

Dagli archivi Wordpress: Uno sguardo su GRIMM

(Data: 18/02/2015)

Ultimamente ho scoperto una serie TV che mi ha completamente appassionata: si chiama Grimm ed è una serie americana firmata NBC che si svolge tra il "nuovo" e il "vecchio" continente: tra Portland - dove avviene l'azione - e Vienna - dove avvengono i complotti -, senza dimenticare la Germania dove sono insidiate le radici della storia.


Si tratta di un poliziesco fantasy, ispirato alle favole dei fratelli Grimm (ma al loro lato più oscuro), e non solo, creato dalle menti di Jim Kouf, Stephen Carpenter e David Greenwalt (ormai pilastro del genere dark fantasy dopo aver sfornato la celebre serie di Buffy). [¹] [²] La storia parla di Nick Burkhardt, giovane detective della omicidi di Portland, che scopre sulla sua pelle di essere un Grimm come i suoi antenati ("chiamalo difetto di famiglia" cit.). La sua morente zia Marie gli farà da guida e Nick diventa, quindi, duplice giustiziere: di criminali ma anche di Wesen, ovvero le bestie che si nascondono nelle persone che lo circondano. Non tutti i Wesen, però, vengono per nuocere, come ad esempio Monroe, il Blutbad - il lupo mannaro, il più temuto tra i Wesen - vegetariano che diventa amico nonché braccio destro di Nick. 


Favole e incubi sentite e lette da bambini diventano una realtà per adulti ed è proprio questo uno dei motivi per cui consiglio vivamente la visione di questa serie: la storia, che comincia fluida e lineare, si infittisce sempre di più (specialmente dalla seconda stagione in poi), diramandosi in svariate sotto-storie che includono tutti i personaggi principali e, oltre ciò, vi sono i riferimenti alle favole e alle leggende tramandate di generazione in generazione; inoltre, ho apprezzato il binomio bene/male e uomo/bestia, la metafora degli animali selvaggi che si nascondono dentro ciascuno di noi, con le proprie caratteristiche e la propria indole.


FONTI: [¹] [²] 
 
(c) Martisia aka Mars

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