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martedì 26 aprile 2016

Omohide Poroporo




おもひでぽろぽろ Omohide poro poro, in italiano “Pioggia di Ricordi”, è un film d'animazione giapponese dello studio Ghibli del 1991, scritto e diretto da Isao Takahata. [¹] Il film si ispira al manga “Omohide poroporo”, scritto da Okamoto Hotaru (storia) e Tone Yuko (disegni) [²] e parla di Taeko, una office girl di 27 anni (ovvero un'impiegata non sposata) [³].
La trama è tutt'altro che fitta: la giovane adulta parte per un viaggio verso la campagna, nella zona rurale di Yamagata, a trovare la famiglia del fratello del cognato aiutandoli nel raccolto del cartamo. Lì, Taeko comincerà a porsi dei dubbi su quale strada sia meglio da intraprendere per il suo futuro, ovvero se continuare la sua carriera nella metropoli di Tokyo oppure se trasferirsi e abbracciare la dura ma appagante vita della campagna. Sin dalla partenza, però, la trama si sdoppia: attraverso un flashback appare Taeko da bambina che parla e, al tempo stesso, invidia da morire le sue amiche, tutte in procinto di partire per le vacanze, mentre lei è costretta a rimanere in città non avendo nessuno a cui fare visita in campagna, La protagonista condivide questo ricordo con noi spettatori e frammenti del passato cominciano a riaffiorare in lei man mano che vive le sue esperienze nel presente, come gocce di pioggia che cadono una ad una (da qui il titolo) [4]. In questo modo la storia si snoda in due vie parallele: la vita di Taeko da bambina di dieci anni nel 1966 (ciò di cui tratta il manga a cui si è ispirato il regista) e quella da giovane donna nel 1986 (ideata unicamente dal regista). [5]
Ciò che colpisce maggiormente è la minuzia dei particolari sottolineata dalla lunghissima durata di alcune scene non fondamentali per lo svolgimento della trama, quanto più per l'effetto e le emozioni che si vogliono far provare in quel momento: un esempio lampante è la scena in cui la bimba-Taeko convince la sua famiglia a comprare e a mangiare un ananas come dessert per la loro cena, a quei tempi alimento nuovo ed insolito per il popolo nipponico. Particolare è anche la scelta delle tematiche realistiche e a tratti drammatiche, tutt'altro che comuni nelle produzioni di film d'animazione giapponese.
Il risultato è una splendida ed emozionante pellicola: “Pioggia di ricordi”, infatti, è uno di quei lungometraggi che ci fa ricordare al meglio quanto siamo umani, specialmente nei periodi bui in cui gli impegni, i problemi e le preoccupazioni occupano tutta la nostra mente e la nostra anima trasformandoci in piccoli automi tutto-fare. E' facile identificarsi con Taeko e con i suoi ricordi, così semplici ed ordinari nonostante le chiare differenze culturali, che si consumano in scene talmente lente da far per forza di cose assaporarne ogni momento. Consigliatissima la visione!

FONTI: [¹] - [² - 4 - 5] - [³]

(c) Martisia aka Mars

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